Vediamo insieme di capire come realizzare facilmente il nodo di galloccia o nodo di bitta, nodo fondamentale nel bagaglio culturale di ogni marinaio.
La “galloccia”, nel linguaggio marinaresco, è un dispositivo utilizzato per fissare le cime (corde o funi) di un’imbarcazione secondo uno schema specifico che garantisce, al tempo stesso, un saldo fissaggio – senza il rischio che si sciolga accidentalmente – ma anche la possibilità di liberare la cima rapidamente se necessario.
Il nodo più utilizzato a tale scopo è il nodo di galloccia o nodo di bitta, nodo che si rivela fondamentale in tutte le manovre a bordo di un’imbarcazione, di qualunque tipo.
Come si realizza il nodo di galloccia o nodo di bitta?
Tecnicamente non è un vero e proprio nodo ma rappresenta una modalità attraverso cui la cima viene fatta passare per assicurare l’imbarcazione in maniera sicura ma temporaneamente.
Osservando l’immagine dei questo post cerchiamo di comprenderlo.
Per prima cosa fate prendete il capo corrente di una cima – che dall’altra parte sarà legata a una barca (dormiente) – ed effettuate uno o più giri con la intorno alla base della galloccia, fino a realizzare una vera e propria “O”.
Questo primo passaggio è fondamentale perché impedisce alla barca di esercitare una trazione sulla cima.
Proseguite utilizzando il corrente per far passare la cima intorno alle corna della galloccia disegnando un “8”.
Infine, proseguite per chiudere il nodo facendo un mezzo giro intorno alla galloccia (cosiddetto mezzo collo rovesciato).
In alternativa al mezzo giro, è possibile fare un giro finale (quindi una “O” finale intorno alla galloccia).