Il Santuario Pelagos o Santuario per i mammiferi marini, è un accordo ambientale multilaterale che riguarda un’area marina internazionale dedicata alla protezione dei mammiferi marini e dei loro habitat.
Si tratta dell’unica area del suo genere istituita nel Mar Mediterraneo.
L’accordo multilaterale è stato firmato a Roma nel 1999 e vede tra i paesi firmatari l’Italia, la Francia e Monaco.
Come risulta dal suo sito ufficiale, il Santuario si estende su una superficie di 87.500 kmq che si sviluppano su 2.022 km di costa.
L’area, così come indicato nella foto, comprende le acque costiere e pelagiche di parte del Golfo del Leone, l’intero Mar Ligure, parte del Tirreno settentrionale e del Mar di Sardegna.

Il Santuario Pelagos comprende due isole principali (Corsica e Sardegna del nord), diverse isole minori francesi e italiane nonché 241 comuni (129 in Francia, 111 in Italia e 1 a Monaco).
Nel 2001 il Santuario Pelagos è diventato “Area Specialmente Protetta di Importanza Mediterranea” nell’ambito della Convenzione di Barcellona sulla protezione dell’ambiente marino e della regione costiera del Mediterraneo (nata nel 1976 con l’obiettivo di tutelare il Mare Mediterraneo dall’inquinamento).
Il ruolo principale dell’Accordo Pelagos è di promuovere misure di gestione per la protezione dei mammiferi marini e dei loro habitat e questa vasta area contiene habitat idonei per la riproduzione e le esigenze di alimentazione di tutto il complemento delle specie di cetacei regolarmente trovate nel Mar Mediterraneo.
il santuario ospita numerose specie di cetacei, tra cui:
- Balenottera comune
- Delfino comune
- Globicefalo
- Grampo
- Tursiope
- Foca monaca
- Stenella striata
- Capodoglio
- Zifio
Il Santuario Pelagos è un’area più grande che comprende al suo interno altre aree più piccole che, in virtù di autonomi provvedimenti, sono sottoposti a un livello di protezione superiore.
E’ il caso delle Aree Marine Protette Secche della Meloria, dell’Isola dell’Asinara, di Capo Testa Punta Falcone, dell’Isola di Bergeggi, delle Cinque Terre e di Portofino.
Per approfondimenti si rinvia al sito web istituzionale.