Le Zone umide in Italia e nel mondo rappresentano un habitat straordinario soprattutto per quanto concerne lo sviluppo degli uccelli acquatici.
Nel 1971, esattamente il 2 febbraio 1971, è stata sottoscritta a Ramsar (Iran) una Convenzione internazionale promossa dall’Ufficio Internazionale per le Ricerche sulle Zone Umide e sugli Uccelli Acquatici (IWRB-International Wetlands and Waterfowl Research Bureau) con la collaborazione dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN – International Union for the Nature Conservation) e del Consiglio Internazionale per la protezione degli uccelli (ICBP – International Council for bird Preservation).
Nel 2021, la Nazioni Unite hanno individuato il 2 febbraio la data in cui celebrare ogni anno la Giornata Mondiale delle Zone Umide (World Wetlands Day).
La Convenzione di Ramsar tutela paludi, acquitrini, torbiere, bacini d’acqua naturali o artificiali, permanenti o transitori, con acqua stagnante o corrente, dolce, salmastra o salata, comprese le distese di acqua marina, la cui profondità, durante la bassa marea, non supera i sei metri.
Sono inoltre comprese le zone rivierasche, fluviali o marine, adiacenti, le isole o le distese di acqua marina con profondità superiore ai sei metri, durante la bassa marea, situate entro i confini delle zone umide, in particolare quando tali zone, isole o distese d’acqua, hanno importanza come habitat degli uccelli acquatici, ecologicamente dipendenti da esse.
L’obiettivo è quello di garantire una tutela internazionale a queste zone mediante la loro individuazione e delimitazione, lo studio degli aspetti caratteristici, in particolare dell’avifauna, e la messa in atto di programmi che ne consentano la conservazione degli habitat, della flora e della fauna.
Per maggiori informazioni è possibile consultare il seguente sito:
Sito ufficiale della Convenzione.
Elenco Zone umide in Italia
Moltissime sono quelle ufficialmente riconosciute in Italia secondo la Convenzione di Ramsar.
Al 2024, le Zone umide in Italia sono 57, distribuite in 15 Regioni, per un totale di 73.982 ettari.
Per altre zone è in corso la procedura per l’istituzione di ulteriori zone.
E’ possibile consultare l’elenco ufficiale nell’apposita pagina del Ministero dell’Ambiente