Le questioni di genere sono spesso intricate da risolvere e quella della scelta tra “il marina” o “la marina” non fa differenza.
Una famosa questione di genere ha visto contrapposti i sostenitori dell’arancino contro quelli dell’arancina (a proposito, noi di OkDock amiamo entrambe le versioni).
Eppure anche la disputa sul genere della parola “marina” e quindi se debba essere preceduta dall’articolo maschile “il” o femminile “la” non è questione di secondo piano per gli addetti ai lavori.
Non vogliamo addentrarci in pericolosi ragionamenti etimologici per cui preferiamo affidarci a chi, con grande autorevolezza, rappresenta da sempre il punto di riferimento per la lingua italiana: il vocabolario della Treccani.
Ricercando il termine “marina”, uno dei primi risultati è il sostantivo femminile della corrispondente parola marino.
In tale accezione, il vocabolario Treccani illustra una serie di significati che la parola può assumere.
In particolare, ci dice che essa può indicare un “particolare tipo di porticciolo turistico” precisando che, con questo significato, è più comune l’utilizzo al maschile.
Ed infatti, il vocabolario Treccani contiene un’altra parola “marina”, indicata come sostantivo maschile, definito come “Porticciolo turistico a gestione privata, riservato alle imbarcazioni da diporto e provvisto di infrastrutture autosufficienti per i vari servizi di rifornimento, riparazioni, rimessaggio ecc.”.
Prosegue la spiegazione specificando che “L’uso come maschile vuole differenziare questo particolare significato della parola dagli altri ch’essa ha tradizionalmente nella nostra lingua, rivelandone insieme il carattere di prestito”.
Infine, conclude ricordando che “talora è adoperata anche al femminile, sia perché intesa come una delle varie accezioni della voce italiana, sia per adeguamento all’uso francese (che la ha adottata come femminile)”.
Possiamo concludere di aver fatto chiarezza tra il marina o la marina o comunque di aver contribuito a stimolare la vostra curiosità?
Speriamo di sì.
In ogni caso, d’ora in avanti sarete consapevoli nell’utilizzare la parola rigorosamente al maschile.
E se foste particolarmente affezionati alla versione femminile? Non abbiate timore, non sarebbe un errore grave, avreste scelto soltanto una forma meno comune.