1 Novembre 2024

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    Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (UNCLOS)

    La Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (UNCLOS) è nota anche come Convenzione di Montego Bay in poiché proprio in quella località della Giamaica, il 10 dicembre 1982, si concluse il lungo percorso, nato nel 1973, che ha portato all’avvio del processo di firma (bisogna poi arrivare al 1994 per la sua entrata in vigore, un anno dopo la sottoscrizione da parte del 60° Stato).

    Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (UNCLOS) è il principale strumento giuridico internazionale sul diritto del mare e  per la regolamentazione dei suoi usi, quali la navigazione e lo sfruttamento delle risorse marine.

    Questa convenzione prevede l’obbligo generale di proteggere l’ambiente marino e di assicurare che le attività condotte sotto la giurisdizione di una Parte contraente (Paese che aderisce alla Convenzione) siano compatibili con la protezione del mare anche al di là delle acque territoriali.

    La convenzione stabilisce e disciplina molteplici aspetti quali:

    • gli ordini giuridici nei diversi spazi oceanici;
    • i diritti e gli obblighi degli Stati costieri relativi alla definizione e alla gestione delle acque sotto la loro sovranità e giurisdizione;
    • i diritti e obblighi di altri Stati (tra i quali gli Stati privi di litorale e gli Stati geograficamente svantaggiati) in tali aree;
    • la libertà dell’alto mare per tutti gli Stati (tra i quali gli Stati privi di litorale);
    • i doveri degli Stati di bandiera, le regole sulla conservazione e la gestione delle risorse biologiche marine;
    • le regole sulla cooperazione per la gestione e lo sfruttamento dei banchi di pesce condivisi;
    • le regole sullo sfruttamento delle risorse minerali del fondo marino nell’Area;
    • la responsabilità degli Stati costieri di mari chiusi o semichiusi;
    • le regole per la protezione e conservazione dell’ambiente marino;
    • le regole per la conduzione di ricerca scientifica o di rilievi;
    • le regole per il potenziamento delle capacità e per il trasferimento della tecnologia marina;
    • un meccanismo obbligatorio di risoluzione delle controversie che prevede l’istituzione di un Tribunale internazionale per il diritto del mare, l’intervento della Corte internazionale di giustizia o il ricorso all’arbitraggio. 

    Nel 1988 è stata adottata la Decisione del Consiglio del 23 marzo 1998 (98/392/CE) concernente la conclusione, da parte della Comunità europea, della convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare del 10 dicembre 1982 e dell’accordo del 28 luglio 1994 relativo all’attuazione delle parte XI della convenzione.

    Tale decisione è applicata dal 13 luglio 1998.

    Tutti gli Stati membri dell’Unione Europea hanno sottoscritto la convenzione e l’UE ha firmato la convenzione nel 2003.

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