Pubblichiamo il racconto di viaggio che ci porta oggi alla isole Flegree alla scoperta di Ischia Procida e Vivara con una puntata a Nisida.
Scopri subito le Isole Flegree e le altre bellezze della Campania con OkDock
Il sole sorge lento sul Golfo di Napoli, tingendo il mare di riflessi dorati e il vento accarezza già le vele della barca.
E’ la giornata ideale, per un gruppo di amici, per salpare alla scoperta delle isole Flegree: Procida, Ischia e la piccola Vivara ci aspettano per un week end che si prospetta indimenticabile.
Il soffio del maestrale ci consente la navigazione a vela e ben presto ci troviamo all’interno del Golfo di Pozzuoli che ci si apre davanti a noi come un anfiteatro greco, incorniciato da colline fumanti e rovine sommerse.

Scopri subito le Isole Flegree e le altre bellezze della Campania con OkDock
Procida, i colori di un tempo sospeso
Il Vesuvio ci guarda da lontano e il vento ci spinge verso Procida, la prima tappa del nostro viaggio.
Siamo stati fortunati e abbiamo avuto l’onore di navigare scortati a prua da alcuni delfini.
Lasciata alle spalle la terraferma, la sagoma pastello di Procida ci viene incontro come un sogno ad acquerello. Corricella ci accoglie con le sue case colorate, disposte come caramelle sui fianchi della roccia.
Ancoriamo in rada, appena fuori dal porticciolo, e, dopo qualche ora in allegria, scendiamo a terra con il tender.
L’isola è un silenzio lento, interrotto solo dal chiacchiericcio dei pescatori che rammendano le reti e le parole sembrano perdersi tra i panni stesi che ondeggiano al vento.
Camminiamo fino all’antica Terra Murata, dove il panorama si apre sulla baia.
Il tempo qui sembra un ospite gentile, che si siede accanto a te senza fretta.
Una cena semplice ci riporta alla barca con l’anima piena e abbiamo ancora voglia di racconti mitologici e di vecchie storie di pirati che si rifugiavano nelle grotte dell’isola.
Dormiamo cullati dalle onde, con il profumo di salsedine che si mescola ai sogni.

Scopri subito le Isole Flegree e le altre bellezze della Campania con OkDock
Ischia, la montagna verde sul mare
Al mattino lasciamo Procida alla volta di Ischia.
Navighiamo lungo la costa, passando per il Castello Aragonese, che si staglia come una fortezza sospesa tra cielo e mare.
Ischia è diversa: verde, viva, potente, ricca di profumi di bosco e di timo selvatico.
E’ anche un luogo magico dove i vapori caldi delle terme si mischiano all’aria salmastra del porto e l’acqua vulcanica si mescola al mare freddo.
Gettiamo l’ancora a Sant’Angelo, un borgo di pescatori con case bianche e bouganville ovunque. Qui il mare è così chiaro che vediamo i pesci nuotare sotto di noi.
Facciamo un tuffo, e l’acqua è fresca, quasi rigenerante, ben diversa dal calore delle acque termali che proviamo più tardi nei pressi di Sorgeto.
La giornata di mare ci ha messo fame e scegliamo uno dei tantissimi ristoranti affacciati sul porto assaggiando il coniglio all’ischitana, tenero e profumato di erbe.
Tornati a bordo, decidiamo di dormire in rada, sotto il profilo scuro del Monte Epomeo.
La notte è silenziosa, interrotta solo dal canto dei gabbiani e dal leggero rollio della barca.

Scopri subito le Isole Flegree e le altre bellezze della Campania con OkDock
Vivara, il silenzio selvaggio
Il terzo giorno è di ritorno e lo dedichiamo a Vivara.
La navigazione tra Ischia e Procida è breve e ci porta presto a Vivara, riserva naturale collegata a Procida da un ponte. È un’isola selvaggia, quasi disabitata, con sentieri che profumano di mirto e rosmarino.
Non possiamo attraccare, ma gettiamo l’ancora al largo per godere di un tuffo nelle acque limpide.
Proseguiamo navigando lentamente intorno ripassando per Procida per fare tappa alla spiaggia del Pozzo Vecchio, sul versante occidentale dell’isola, spiaggia anche nota come spiaggia del Postino poiché è qui che fu girata una delle scene più intese del celebre film del 1994.

Scopri subito le Isole Flegree e le altre bellezze della Campania con OkDock
Nisida, il ritorno, la voglia di tornare
Superata Procida puntiamo dritto verso Capo Miseno.
E’ pomeriggio e stiamo rientrando mentre in lontananza scorgiamo la sagoma di Nisida.
Il vento ci accompagna, e il Vesuvio sembra avvicinarsi come un vecchio amico.
Entriamo nel Golfo di Pozzuoli ma decidiamo di avvicinarci a Nisida, l’isola più vicina, quasi un segreto custodito tra Napoli e Pozzuoli.
Non è un’isola come le altre: piccola, rocciosa, con un fascino selvaggio e un passato di miti e oggi ospita un carcere minorile che la rende inaccessibile a terra.
Pozzuoli ci riappare in lontananza, mentre il Vesuvio, ormai alle nostre spalle, disegna l’orizzonte come un promemoria di fuoco. Entriamo in porto con calma, il cuore colmo di sale e quiete.

Siamo cambiati, come ogni volta che si torna dal mare.
Le Isole Flegree ci hanno parlato con voci antiche: di sirene, di Dei, di pescatori e naufraghi.
E mentre caliamo le vele e ormeggiamo la nostra barca, non vediamo l’ora di ripartire dove il vento ci chiamerà ancora.
Scopri subito le Isole Flegree e le altre bellezze della Campania con OkDock