Delle sette sorelle, Stromboli ti conquista per il suo indomito fascino selvaggio e per il vulcano che costantemente ti ricorda che sei un ospite, con i suoi continui sbuffi e le sue sorde esplosioni.
Dal momento in cui sbarchi sull’isola, anche inconsapevolmente, ti ritrovi a girare lo sguardo continuamente verso il padrone di casa; lo senti come presenza costante ma mai minacciosa, nonostante i continui e ritmici pennacchi di fumo.
Il mare è limpidissimo e caldo, sicuramente alimentato dalle falde vicine all’isola.
Le case bianche con le finestre azzurre rischiarano il nero delle rocce e della sabbia che provengono dal ventre del vulcano. La natura produce lussureggianti fiori e una generosa vegetazione variopinta che incornicia il paesaggio a tratti lunare.
Di sera non c’è illuminazione pubblica per le strade dell’isola e si gira con torce di fortuna o quelle dei cellulari.
Di sera, come per una sorprendente poesia, si torna a rivedere le stelle.
La straordinaria attrazione dell’isola è, senza dubbio, la “Sciara del Fuoco” che regala suggestivi spettacoli di lava che si getta a mare: all’imbrunire, appena il sole declina dolcemente verso l’orizzonte, le barche si posizionano difronte al fianco settentrionale dell’isola e attendono le eruzioni di Iddu, “lui” come viene chiamato familiarmente dagli isolani, in un gioco pirotecnico che rischiara le notti, anche le più buie.
Le eruzioni dello Stromboli con stupefacenti giochi piroclastici illuminano il mare intorno e il vulcano diventa il più bel faro che la natura abbia saputo regalare al mare del sud.
Sulla costa sud-occidentale di Stromboli sorge Ginostra, un piccolo insediamento di case che raccoglie in tutto una quarantina di abitanti.
Al piccolo borgo si accede solo via mare e le strade strette e ripide in salita non consentono il passaggio di mezzi meccanici: gli unici a poter transitare sono dei muli guidati che trasportano carichi e merci da una parte all’altra dell’abitato.
Qui il ritmo di vita sembra tornare indietro di cent’anni, dominato dal silenzio e dalla lentezza delle giornate: la vita è segnata da gesti semplici e frugali e la natura declina la bellezza del paesaggio e il profumo dell’aria.
Un capitolo a parte sono i tramonti che si possono ammirare a Ginostra: grazie alla sua straordinaria posizione, lo spettacolo del sole che cala all’orizzonte diventa un’esperienza superba e unica, con lo sfondo di Panarea e di Filicudi e Alicudi in lontananza.
Il vulcano domina i destini degli abitanti di Stromboli e Ginostra, ne decide i ritmi con i suoi costanti e profondi respiri, li copre con l’inesorabile cenere e modella continuamente il paesaggio che si trasforma ad ogni eruzione.
Il vulcano domina gli uomini e la natura in un gioco di straordinaria resilienza che è l’immagine potente di questi luoghi.